La Cina è il Paese che ha investito di più nell’energia pulita nel 2010

Maggio, 2011

US Pew Environment Group ha recentemente diffuso un rapporto sugli investimenti in energia pulita nel 2010. In base alla classifica stilata nel documento, la Cina sarebbe stato il Paese ad aver effettuato i maggiori investimenti nel settore nel corso del 2010, superando la Germania e gli Stati Uniti, rispettivamente al terzo e secondo posto.

Secondo il rapporto “Who's Winning the Clean Energy Race “ diffuso recentemente da US Pew Environment Group, ramo dell’organizzazione no-profit Pew Charitable Trusts, che si occupa di tutela dell’ambiente, la Cina è il paese che più ha investito nell'energia pulita nel 2010. La Cina avrebbe, infatti, investito nello scorso anno $54.4 miliardi di dollari, rispetto ai $39.1 miliardi di dollari del 2009. Nonostante l'aumento del 51% degli investimenti, gli Stati Uniti sono scivolati al terzo posto della classifica, con 34 miliardi di dollari, preceduti al secondo posto dalla Germania, che ha investito 41.2 miliardi di dollari. Nel complesso, il settore ha attratto investimenti per 243 miliardi, con un incremento del 30% rispetto al 2009. L'Italia, che si colloca al quarto posto, ha investito nel 2010 13.9 miliardi di dollari, con una crescita nell'arco di 5 anni del 71%. La classifica procede come di seguito: in quinta posizione il resto dei Paesi dell’Unione Europea (13.4 miliardi di dollari), al sesto posto il Brasile, con 7.6 miliardi di dollari, quindi il Canada con 5.6 miliardi di dollari e la Spagna, con 4.9 miliardi di dollari; chiudono Francia ed India, entrambe con investimenti per 4 miliardi di dollari. La Cina, secondo il rapporto in questione, oltre ad avere affiancato alcune energie pulite ad altre tradizionali forme, è il maggior produttore di turbine a vento e unità a energia solare .
“Dobbiamo accelerare lo sviluppo e l'utilizzo di energie rinnovabili per garantire la sicurezza in termini di risorse energetiche per il paese e affrontare con maggiore responsabilità i cambiamenti climatici.”

Wen Jabao

Premier cinese

Sempre in tema di investimenti in energia, la Cina ha appena annunciato di avere congelato le approvazioni per la realizzazione di nuove centrali nucleari sul suo suolo, a seguito della tragedia in Giappone. La Cina negli ultimi anni si era impegnata in maniera importante sul nucleare, ma la crisi giapponese ha reso inevitabile una revisione dei progetti. La Cina ha 13 reattori attivi sulla costa e altri 28 in costruzione: il Paese rappresenta il 40% delle centrali in costruzione in tutto il mondo. Negli ultimi due anni le approvazioni per i nuovi progetti erano giunte piuttosto rapidamente, ma ora il Consiglio di Stato ha affermato che le norme di sicurezza vanno riviste in maniera restrittiva. Tutte le centrali in costruzione che non corrispondono ai criteri di sicurezza pertanto verranno cancellate .