Il sorpasso della Cina sul Giappone

Marzo, 2011

La Cina realizza lo storico sorpasso sul vicino Nipponico. I dati sulla produzione nazionale per il 2010 collocano, infatti, il Dragone al secondo posto nella classifica delle economie mondiali, secondo solo agli Stati Uniti.

Secondo i dati diffusi dal Fondo Monetario Internazionale, la Cina nel 2010 avrebbe raggiunto un PIL nominale pari a 5.475 miliardi di dollari USA, realizzando in questa maniera lo storico sorpasso sul vicino Giappone, il cui PIL nominale sarebbe pari a 5.390 miliardi di dollari USA. Il processo di spostamento del potere economico e politico in Asia dal Giappone alla Cina, pur in atto dalla fine degli anni Novanta, ha subito un’accelerazione improvvisa nei tempi più recenti, per motivi sia riconducibili a questioni interne al paese nipponico, sia ravvisabili nella straordinaria capacità della Cina di intravedere negli scenari innescati dalla crisi finanziaria globale esplosa nel 2008 un potenziale da sfruttare a proprio vantaggio. La crisi, che pure ha avuto ripercussioni sul Dragone, impattando negativamente sul livello delle esportazioni, ha tuttavia rivelato la lungimiranza di un paese che, con un debito molto limitato rispetto a quello dei maggiori paesi industrializzati, ha saputo individuare le proprie priorità economiche e strategiche, rivolgendo attenzione particolare alle importanti leve della politica estera.
“Non stiamo gestendo l'economia per competere nelle classifiche mondiali ma per migliorare la vita dei cittadini. Da buoni vicini apprezziamo la rapida avanzata economica della Cina, che servirà allo sviluppo delle economie regionali, incluse quelle dell'Asia dell'Est e del Sudest.”

Kaoru Yosano

Ministro Giapponese

La Cina ha, in questo senso, concentrato i suoi sforzi per conquistare il ruolo di interlocutore privilegiato dei paesi in via di sviluppo, approdi ambiti per la ricchezza di materie prime e fonti energetiche; si è, inoltre, impegnata per ampliare i mercati di sbocco delle proprie esportazioni. A questo proposito, ha concluso importanti accordi di scambio valutario con paesi in via di sviluppo, che potrebbero rappresentare redditizi mercati di sbocco negli anni a venire. Molti concordano, tuttavia, che la chiave del successo cinese per il futuro sarà la trasformazione da economia votata alle esportazioni a economia diretta soprattutto al mercato nazionale.La Cina si colloca al secondo posto tra le maggiori economie del mondo, preceduta solo dagli Stati Uniti (PIL nominale 2010 pari a 14.624 miliardi di dollari USA). Il primato degli USA, tuttavia, non parrebbe compromesso, almeno nel breve termine: il divario in termini assoluti tra il prodotto interno lordo nei due paesi appare, infatti, ancora significativo ad oggi. Washington sembra più preoccupata dalle possibili ripercussioni che un’ eventuale crisi dell’economia cinese, ancora troppo dipendente dalle esportazioni, potrebbe avere sugli equilibri economico-politici mondiali.