La Cina approva il dodicesimo piano quinquennale

Aprile, 2011

Il Parlamento cinese ha approvato il dodicesimo piano quinquennale di sviluppo economico e sociale. Il piano affronta temi essenzialmente economici, dedicando un’attenzione particolare all’inflazione, al miglioramento delle condizioni di vita, al rispetto dell’ambiente, alla lotta alla corruzione.

Il Parlamento cinese ha approvato, nella sua riunione annuale, il dodicesimo piano quinquennale di sviluppo economico e sociale.Gli aspetti principali del piano sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa tenuta dal premier Wen Jiabao. Il piano dedica un’attenzione particolare al miglioramento delle condizioni di vita e al rispetto dell’ambiente: fino al 2015, i vertici della seconda economia mondiale promuoveranno uno sviluppo che punti più alla qualità che non alla quantità, per costruire un’economia più equilibrata, che consenta di attenuare i divari nella ripartizione della ricchezza. Il governo si prefigge anche l’obiettivo di ridurre il numero di persone che vivono in stato di povertà: a tale scopo, ha previsto, tra l’altro, interventi per la creazione di 45 milioni di posti di lavoro nelle aree urbane. In tema di rispetto dell’ambiente, il piano conferma l’obiettivo, da perseguire entro la fine del prossimo anno, della riduzione del 20% rispetto al 2005 delle emissioni da parte delle fabbriche più inquinanti. La Cina appare intenzionata a trasformare il proprio modello di sviluppo, tradizionalmente inserito nell’ambito di una strategia di crescita economica che può definirsi “orientata alle esportazioni”: il Paese, dalla fine degli anni ’70, aveva iniziato, infatti, ad individuare nella vendita in mercati esterni la destinazione privilegiata della propria produzione. Oggi, il Paese vuole, invece, valorizzare la domanda interna, che visti i numeri della popolazione, può divenire il punto di forza dell’economia nazionale .
“Dobbiamo prepararci a delle trasformazioni, ad aggiustare le strutture economiche e a fronteggiare nella maniera più adeguata i problemi che esistono da lungo tempo, legati alla mancanza di equilibrio, scarso coordinamento e non sostenibilità, così che lo sviluppo economico si adatti alla nostra popolazione, al nostro ambiente e alle nostre risorse.”

Wen Jabao

Premier cinese

Il piano affronta temi essenzialmente economici, senza tuttavia dimenticare cenni anche rilevanti alla politica, sia interna che internazionale, riferendosi in particolare al problema dell’impatto degli sviluppi in Asia occidentale e nel Nord Africa, che sta facendo aumentare in maniera eccezionale il prezzo del petrolio.Wen Jabao si è, quindi, soffermato sui problemi della Cina: tra i principali, l’inflazione e la corruzione. Riguardo al primo aspetto, il premier ha sottolineato che la Cina sta affrontando un’inflazione di tipo strutturale per effetto della crescita del costo del lavoro e dell’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità; a ciò si aggiungono le ripercussioni delle vicende economiche internazionali sulle dinamiche inflazionistiche. A proposito della corruzione, Wen Jabao ha evidenziato la necessità di attuare, con riforme adeguate, una ristrutturazione politica che limiti quella che definisce “la maggiore minaccia per il paese” .