Il boom dei prodotti alimentari italiani in Cina

Febbraio, 2013

Secondo le statistiche sul commercio estero diffuse dall’Istat per il mese di febbraio, il valore delle esportazioni di prodotti alimentari italiani in Cina sarebbe aumentato del 36,3%. Tale successo si deve in particolare a prodotti quali vino, olio di oliva, dolci e biscotti.

Un’ analisi condotta dell’ Organizzazione degli imprenditori agricoli italiani Coldiretti sui dati diffusi dall’Istat relativamente al commercio estero nel mese di febbraio ha evidenziato come il settore alimentare abbia registrato un aumento del 9,3 per cento delle esportazioni nei paesi dell'Unione Europea e del 19,1 per cento in quelli extra comunitari, anche grazie alla crescita della domanda del gigante asiatico cinese. In Cina, precisa la Coldiretti, l’Italia ha esportato cibo e bevande per un valore complessivo di 248 milioni di euro nel 2011, in aumento del 30 per cento rispetto al 2010. Tra i prodotti che preferiscono i cinesi, oltre ai vini, le cui esportazioni hanno raggiunto un valore di 67 milioni di euro (in crescita record del 63 per cento), ci sono l'olio di oliva con 24 milioni di euro (in crescita del 4 per cento), i dolci ed i biscotti con 10 milioni di euro (+ 20 per cento), la pasta con 5,3 milioni di euro (con un incremento del 60 per cento) e i formaggi con 2,7 milioni di euro (in aumento del 42 per cento).
“Italia-Cina: un grande potenziale da valorizzare. Non si tratta di due economie paragonabili, ma di due economie per molti versi complementari. La Cina oggi è il terzo partner commerciale italiano e in un vicino futuro potrebbe diventare il primo. In questi anni abbiamo sviluppato un rapporto commerciale tradizionale, ma adesso si può fare un salto di qualità attraverso una maggiore conoscenza e un dialogo politico forte.”

Corrado Passera

Ministro Italiano

E', tuttavia, lo spumante italiano a far registrare il maggior aumento della domanda in Cina dove il consumo è più che triplicato nel 2011 (+ 235%), anche grazie alla presenza di almeno 2,7 milioni di persone con un patrimonio personale netto di oltre 6 milioni di yuan (oltre 600.000 euro) che apprezzano il cibo italiano, secondo il rapporto sul consumo dei beni di lusso da parte dei cinesi, redatto dalla Industrial Bank in collaborazione con l'Istituto di ricerca Hurun (www.agichina24.it). Nonostante l’incredibile progresso compiuto dall’export alimentare italiano verso la Cina, la bilancia commerciale tra i due paesi rimane, tuttavia, ancora fortemente squilibrata a favore del Dragone: le importazioni dalla Cina hanno registrato, infatti, un valore di 589 milioni di euro nel 2011, pari a più del doppio delle esportazioni del Made in Italy nel Paese. A rendere difficile l’ingresso dei prodotti alimentari in Cina rimangono, infatti, ancora importanti barriere commerciali, riferibili specialmente ai controlli fitosanitari richiesti dal governo cinese.